Mondo del lavoro IT: il giusto mix tra hard e soft skill

12.02.2021
Mondo del lavoro IT: il giusto mix tra hard e soft skill

Hard skill: cosa sono

Le competenze di un professionista possono essere definite come un insieme di quattro componenti: capacità tecniche, conoscenza, atteggiamenti e caratteristiche personali.
Mentre la prima componente rappresenta tutto ciò che un individuo può acquisire con lo studio e l’esperienza, le altre tre sono influenzate dall’ambiente, dalla cultura, dalle circostanze, dai valori appresi durante la crescita e dalle credenze. 

Le capacità e le abilità tecniche vengono spesso riassunte nell’espressione hard skill. Nel mondo del lavoro IT, le hard skill richieste ai vari professionisti variano in base al ruolo, alle caratteristiche dell’azienda e al mercato di riferimento. Tuttavia, per restare al passo con i cambiamenti imposti dalla Digital Transformation, si richiede sempre più spesso ai lavoratori in ambito IT una certa propensione al continuo studio e aggiornamento. 

È possibile in ogni caso individuare una serie di competenze IT maggiormente richieste dal mercato oggigiorno. Dal Cloud Computing alla capacità di scrittura SEO alle Digital soft skill, esiste un ampio spettro di competenze a cui le aziende puntano per mantenere alto il proprio livello di competitività sul mercato.

 

Soft skill: cosa sono e quali sono le più richieste

Mentre le hard skill sono fortemente connesse alla conoscenza acquisita e al percorso di studi effettuato, sono facilmente osservabili e misurabili, le soft skill non sono così strettamente legate al percorso educativo, al ruolo e all’esperienza.
Le soft skill sono competenze olistiche, trasversali, che variano da persona a persona a seconda di fattori esterni e interni

Nel mondo del lavoro IT, le soft skill stanno acquisendo sempre più importanza. Ai Manager IT, ad esempio, vengono sempre più richieste competenze di Project Management, gestione delle risorse e doti comunicative, per via del ruolo strategico che ha assunto l’IT nel mondo del business. 

Tra le soft skill più richieste ai professionisti in ambito IT vi sono:

  • Problem solving, ovvero la capacità di individuare e implementare la miglior soluzione ai problemi in relazione al tempo a disposizione. 
  • Time Management, intesa come la capacità di gestire il tempo per rispettare scadenze e favorire la conclusione dei processi in modo ottimale. 
  • Flessibilità. In un mondo sempre più interconnesso e digitale, la flessibilità è fondamentale. Nelle organizzazioni più strutturate con sedi dislocate in più stati, ad esempio, accade di doversi adeguare a fusi orari differenti. Nelle organizzazioni dalle dimensioni minori, la flessibilità va intesa sia in termini di orari che in relazione alle mansioni svolte. 
  • Comunicazione. Probabilmente da sempre la soft skill più richiesta, la capacità di comunicare è fondamentale per la funzionalità dei processi. 
  • Team working: specie nel mondo IT, la capacità di lavorare in team risulta molto importante. 
  • Organizzazione. Più strumenti, più interconnessione, più modalità di lavoro: capacità e competenze organizzative sono diventate oggi imprescindibili. Si tratta di skill che facilitano la pianificazione, l’individuazione delle priorità e, di conseguenza, il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel rispetto delle tempistiche. 
 

Hard e soft skill: l’importanza di trovare il giusto mix

La rivoluzione digitale ha innovato i processi di business, trasformato i rapporti in azienda e inciso sul modo di comunicare e collaborare in azienda. Ciò ha portato a un cambiamento nel modo di ricercare e selezionare le giuste risorse. In particolare, in ambito Information Technology, le risorse ricercate sul mercato sono sempre più professionisti con il giusto mix tra hard e soft skill.

Talvolta, le aziende che ricercano professionisti IT preferiscono risorse giovani con determinate soft skill a discapito delle hard skill, le quali si possono poi acquisire sul campo; altre volte le aziende che ricercano professionisti con una seniority più elevata, puntano a selezionare profili che abbiamo precise hard skill ma con soft skill altamente sviluppate in termini di gestione delle persone e organizzazione.

Le soft skill rappresentano dunque un plus per i lavoratori, un valore aggiunto che ha acquisito molta importanza, un’arma da sfoderare in fase di colloquio, una caratteristica in più da valutare da parte delle aziende. 

Benvenuto.