Software Tester: responsabilità, competenze e formazione

26.12.2023
Software Tester: responsabilità, competenze e formazione

Software Tester: di cosa si occupa 

Per poter immettere sul mercato un nuovo software è necessario eseguire alcuni test e collaudi preliminari, al pari di qualsiasi altra tipologia di prodotto.
Questa fase, comunemente definita Software Testing, garantisce la qualità del software, la corrispondenza delle sue funzionalità ai requisiti dichiarati dal produttore e una User Experience (UX) aderente alle aspettative dell’utente finale1.

Eventuali malfunzionamenti (conosciuti anche come bug) sono spesso evidenti solamente nella fase di testing. Per questo, qualora questa fase venisse trascurata, l’utente potrebbe trovarsi a utilizzare un software che non opera in modo corretto. 

La principale figura che si occupa di Software Testing è il Software Tester

Secondo il processo scelto in accordo con il team di sviluppatori, nelle aziende più strutturate egli può occuparsi del collaudo del prodotto nelle diverse fasi di sviluppo.

Il Software Tester riveste un ruolo significativo nel ciclo di vita di un software: egli contribuisce alla diagnostica, pianifica l’analisi delle funzionalità ed evita inefficienze del prodotto

Generalmente, il Software Tester si occupa di:

  • Pianificare e implementare strategie di testing;
  • Individuare i malfunzionamenti del prodotto e le relative cause (attività di debugging ed error fixing)2;
  • Individuare eventuali aggiornamenti da apportare al software, in collaborazione con il team di sviluppo;
  • Produrre la documentazione relativa alle procedure di collaudo eseguite; 
  • Verificare la qualità del prodotto tramite test ad hoc.

Formazione e competenze del Software Tester

Solitamente il Software Tester possiede una laurea in Informatica o Ingegneria Informatica. Altrettanto utile può essere una specializzazione in Software Engineering.

È inoltre possibile specializzarsi in un determinato campo o tipologia di collaudo

  • Performance test, ovvero il collaudo prestazionale;
  • Load/volume test, il collaudo di carico/volume;
  • Stress test;
  • Destructive software testing (DST);
  • Usability testing e accessibility testing.

Solitamente, il Software Tester possiede un mix di competenze che vanno da skill prettamente tecniche a skill più trasversali.

Tra le competenze tecniche si possono trovare: 

  • Conoscenza dei più comuni strumenti di gestione dei test (per esempio TestLink);
  • Conoscenza dei più comuni strumenti di collaudo per l’individuazione dei malfunzionamenti (Bugzilla, Jira…);
  • Conoscenza dei linguaggi di programmazione più diffusi, come C#, C++, Java, Python, PHP e Ruby;
  • Conoscenza delle principali metodologie di sviluppo software (Waterfall, Agile…);
  • Conoscenza delle principali funzionalità di UNIX, Linux o Windows;
  • Conoscenza dei principali strumenti di scripting;
  • Conoscenza di base del funzionamento di database SQL (come Oracle, MySQL…)3.

Tra le principali soft skill che caratterizzano il Software Tester, invece, vi sono:

  • Capacità di lavorare in autonomia ma anche in team;
  • Capacità interpersonali e comunicative;
  • Doti analitiche;
  • Precisione.

Infine, tra i tool maggiormente utilizzati dal Software Tester, si possono identificare i seguenti: 

  • Selenium, per l'automazione dei test web;
  • JUnit/TestNG, framework per l'esecuzione di test unitari in Java;
  • Appium, per l'automazione dei test su applicazioni mobile;
  • Jira, per la gestione dei test e la tracciatura dei difetti;
  • TestRail, per la gestione dei test e la generazione di report.

 

Fonti

1.Software testing: cos’è, tipologie, e come effettuare un crowdtesting, digital4.biz
2.Testing del software e automazione: guida all’uso, zerounoweb.it
3.Che cos’è il test del software?, newstecnologiche.altervista.org

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